Questo articolo è anche un avvertimento su quanto sia facile e difficile venire in giro con noi. Facile, perché non ci sono programmi precompilati, obbiettivi imposti e ruolini di marcia inderogabili. Difficile, perché si va un po’ all’avventura, adattandosi a ciò che si trova per via e sempre bendisposti verso l’imprevisto o l’insolito. Facile, perché non c’è nulla da fare tranne che lasciarsi trasportare, da un bus, un treno, una corrente, un’emozione, un’illusione. Difficile, perché lo si fa con la lentezza dettata dalle contingenze logistiche e dalla nostra indole flemmatica. Volendo metterci sopra il carico da undici mi si lasci rammentare quanto il nostro “stile” di viaggio possa apparire, a ragione, poco giudizioso.Continua a leggere →
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