
In essa due e solamente due sono gli elementi raffigurati, il cielo e il mare, ed entrambi appaiono diversi in tutti i loro aspetti propri e reciproci.


… al fuoco di un tramonto che accende gli elementi e ci lascia con una struggente malinconia…
… fino alle evoluzioni di due gabbiani che sono i signori dell’aria e dell’acqua, e che non hanno bisogno di una finestra per vedere il mare.
La Bora è un vento freddo che soffia da Nord-Est, e la particolare conformazione del nostro territorio provoca la formazione di violente raffiche che superano abbondantemente i cento chilometri orari. Ci sono due tipi di Bora, quella chiara che spazza via le nubi e regala delle giornate di una limpidezza non comune, e quella scura (o nera) che a seconda della stagione porta con sé di tutto e di più, nubi, pioggia, neve, e ovviamente un gelo che ti strappa il calore dalla pelle.
Anche l’opera qui sopra rappresenta l’andamento imprevedibile dei refoli, i quali schiaffeggiano cose e persone, spostano cose e persone, fanno cadere cose e persone, e però nessuno che sia di queste parti saprebbe rinunciare all’ebbrezza magnetica di un vento che sembra sfuggire a ogni logica. Come dire: se no i xe mati no li volemo.
Prima di concludere, permettetemi di spendere qualche parola sull’autrice di queste opere.
hi