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Attendere prego…
Nell’attesa consolatevi (o preoccupatevi) con questo particolarissimo quilt.
Il messaggio è chiaro: l’orologio del tempo non si ferma mai, perciò, per quanto possibile, cogliete l’attimo.
Per inciso, quest’opera è abbastanza in sintonia con il tema del mio ultimo viaggio, ovvero “una Pasqua da in-cubo”, ma per il momento non voglio svelare altro.
Attendere prego…
Portate pazienza.
Ci sono immagini da editare, videoclip da montare, testi da inventare, e poi bisogna scegliere, scegliere, scegliere, ed è sempre questa la parte più difficile.
Un po’ alla volta l’articolo sulla mia ultima escursione prende forma, ma mi ci vorrà ancora del tempo prima possa considerarlo “presentabile”.
Nell’attesa inserirò ogni tanto nel blog qualche fotografia, giusto degli stuzzichini per mantenere viva la curiosità.
E mo’ basta
Vi capisco, ancora una volta, l’ennesima, sono qui a raccontarvi qualcosa del Patchwork Meeting di Praga, ancora una volta, l’ennesima, vi toccherà di sorbire le mie magnificazioni di quanto sia bella Praga, di come mi trovi bene lì, di quali piacevoli sorprese sia ricca, eccetera, eccetera, eccetera, ancora una volta, l’ennesima, leggerete i miei commenti più o meno originali, più o meno inutili, sulle opere esposte, ancora una volta, l’ennesima, dovrete sopportare le mie considerazioni non sempre, anzi quasi mai ragionevoli, ancora una volta, l’ennesima, vi farò partecipi della mia perplessità sul fatto che ciò che è possibile nella Repubblica Ceca sembri un’utopia (o un lontano ricordo) in Italia.
E mo’ basta.
Finché c’è musica c’è speranza
Domani festa grande in paese. È previsto l’arrivo di più di una ventina di bande musicali per il 40º Incontro annuale delle orchestre a fiati dell’Istria. Non ci sono concorsi, classifiche o premi, solamente un’occasione di incontro di musicisti provenienti dalla Slovenia, dalla Croazia e ovviamente dall’Italia (una, la banda Breg). Oltre all’esibizione singola di ogni banda saranno inevitabili delle jam session quanto mai improvvisate, ma condite da un entusiasmo difficilmente riscontrabile in altre manifestazioni. Immaginatevi poi lo spettacolo dei pezzi che suoneranno tutte la bande assieme, circa seicentocinquanta elementi, senza contare l’effetto delle libagioni.
Io che sono, mio malgrado o a mio danno, un’entusiasta, ho pensato di preparare qualche oggettino simpatico a tema musicale. Avevo dei campioni di tappezzeria, qualche pezza avanzata di cotone americano, degli accessori recuperati qua e là a Praga, a Sitges, a Venezia , e un’ideuzza che mi frullava per la testa già da qualche mese.
¡HOLA!
A mig aire de la serra
veig un ametller florit.
Déu te guard, bandera blanca,
dies ha que t’he delit!
Il fatto che abbia iniziato questo post con le parole del poeta catalano Joan Maragall dovrebbe già farvi sospettare qualcosa.
Ho scelto proprio questi versi perché in una terra che è stata teatro di soprusi e rivalse, troppo simile alla mia, viene presa a bandiera l’unica che trovo accettabile, la chioma fiorita di un albero.
Tra queste colline che guardano al mare la primavera si annuncia già a marzo con i fiori di mandorlo, e in una località in particolare sbocciano fiori tessili con tutti i colori dell’iride.
Sto parlando di Sitges, una piccola cittadina a poca distanza da Barcelona, dove appunto a marzo è possibile ammirare questa singolare fioritura esposta al Festival Internacional de Patchwork.
Eccomi qua
Era ora!
Ho inserito le immagini dei miei lavori (non tutti) in Flickr.
Se vi va di guardarle, questi sono i link (basta solamente cliccare sul titolo).
Lavori vari – http://www.flickr.com/photos/lastoffagiusta/sets/72157626675474582/
Cassapanche – http://www.flickr.com/photos/lastoffagiusta/sets/72157626675079930/
Alcune mie mostre – http://www.flickr.com/photos/lastoffagiusta/sets/72157626675252064/
Mesi – http://www.flickr.com/photos/lastoffagiusta/sets/72157626674840694/
Queste sono le fotografie scattate con la macchina digitale. Spero, tra un pò, di inserire anche quelle più vecchie, ancora su pellicola.