Qualcosa si deve pur fare

Quest’anno niente Festival of Quilts a Birmingham per me. L’arrivo in Inghilterra di un gran numero di visitatori per le olimpiadi di Londra non prometteva niente di buono: ressa, caos, e prezzi alti.
Che fare allora? Allora vado giù a cucire, che fa più fresco, e magari ci scappa pure un gelato ogni tanto.Ho aperto la mia cassaforte: scoppiava di stoffe.
Agosto non è un mese buono per imbastire delle coperte patchwork, non c’è, come dire, lo spirito giusto. Neanche dei quadri mi andava di fare: la natura circostante mi stava surclassando.
Perciò ho deciso di utilizzare, nel più tradizionale spirito patchwork, tutti i ritagli dei ritagli degli avanzi di recupero, per realizzare qualcosa di utile: delle borse.

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Nonna Maria

Zento primavere
che a contarle
come le perle
no le par vere.
Ma chi pensava
co jera putela
‘sta granda tela
che la piturava.
Diese o zento
i ani no conta
conta la brenta
co xe sentimento.
Tuti i pensieri
tute le rogne
bacoli e lune
lassemoli a ieri.
Un goto bevemo
legera la testa
che ogi xe festa.
Doman vedaremo.

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Painted Quilt from Annabel Rainbow

Ecco il link per poter ammirare l’ultima opera di Annabel Rainbow.

Painted Quilt from Annabel Rainbow

Il testo quiltato è di W. H. Auden. Questa la traduzione in italiano:

BLUES IN MEMORIA

Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono,
fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete i pianoforte, e tra un rullio smorzato
portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.

Incrocino aeroplani lamentosi lassù
e scrivano sul cielo il messaggio Lui È Morto,
allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,
i vigili si mettano guanti di tela nera.

Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed Ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l’amore fosse eterno: e avevo torto.

Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte;
imballate la luna, smontate pure il sole;
svuotatemi l’oceano e sradicate il bosco;
perché ormai più nulla può giovare.

(Traduzione di Gilberto Forti)

Eccomi qua

Era ora!

Ho inserito le immagini dei miei lavori (non tutti) in Flickr.
Se vi va di guardarle, questi sono i link (basta solamente cliccare sul titolo).

Lavori varihttp://www.flickr.com/photos/lastoffagiusta/sets/72157626675474582/

Cassapanchehttp://www.flickr.com/photos/lastoffagiusta/sets/72157626675079930/

Alcune mie mostrehttp://www.flickr.com/photos/lastoffagiusta/sets/72157626675252064/

Mesihttp://www.flickr.com/photos/lastoffagiusta/sets/72157626674840694/

Queste sono le fotografie scattate con la macchina digitale. Spero, tra un pò, di inserire anche quelle più vecchie, ancora su pellicola.

Cose dell’altro mondo

Vi sarà certamente capitato di notare, camminando per il centro, qualche vetrina vuota, muta testimone di un’attività commerciale che lì esisteva e prosperava, e che ora è cessata, oppure si è trasferita.
I grandi centri commerciali, tanto vituperati quanto frequentati, hanno messo i piccoli negozi all’angolo. Molti di questi hanno chiuso, altri hanno spostato la loro sede proprio in casa del nemico, cambiando pelle e pure anima.
Restano queste malinconiche occhiaie vuote, dominio incontrastato di ragni e polvere, inosservate ma non invisibili, piccole ferite nel tessuto cittadino, vittime collaterali dell’inarrestabile marcia verso il consumo a tutti costi (meglio se bassi).

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