Trévise Liberty

TréviseLibertyAffichePour décembre la matinée a été exceptionnellement douce, c'est-à-dire que la température n'était pas descendue en dessous de zéro car ce serait normal de ma part, et le Soleil nous a donné l'énergie pour affronter l'ennui des cent cinquante kilomètres d'autoroute jusqu'à Trévise.
J'avoue que cette excursion n'était pas prévue, J'ai considéré les risques liés à la situation sanitaire instable comme excessifs, surtout si vous prévoyez de vous retrouver à l'intérieur avec trop de monde, et ne me dites pas qu'un certificat de vaccination est une mesure préventive suffisante, c'était peut-être. À cet égard, je vous renvoie volontiers à un post écrit il y a près de cinq mois du mien sherpa/photographe / guide / chauffeur /webmaster/ecc. , intitulé "Une feuille de papier”.
Soit c
tel quel, ça n'avait pas l'air sympa de rater le rendez-vous avec l'exposition patchwork di Treviso, aussi en considération des nombreuses difficultés que l'association Patchwork Idea il avait certainement dû surmonter pour pouvoir organiser une exposition dans cette période extrêmement compliquée, et alors j'ai pris courage et nous sommes partis. lire

Treviso 2017

Annamaria par tos-gouttes d'eau

Annamaria Da Tos – Gocce d’acqua

Piove, il che mi ricorda qualcosa, un altro giorno di pioggia di circa un mese fa.
Questo gocciolante promemoria mi riporta a Treviso, a un pomeriggio dedicato alla mostra organizzata da Patchwork Idea.
Era da un bel po’ che non mi si riproponeva il fatale connubio pioggia-patchwork, perciò quando scesi dalla tradotta di Trenitaglia e venni investita da una spruzzata di gelida acquerugiola, ebbi conferma che tutto stava andando secondo i piani, ovviamente non i miei.
L’esperienza porta con sé i suoi vantaggi, si sa, tra questi un robusto ombrello, un paio di stivali adeguati, un giubbotto impermeabile e una pasticceria nei pressi di Ca’ de Noal dove gustare un corroborante macchiatone.
Prima di iniziare a parlarvi della mostra mi sento in dovere di farvi una confessione: io non ci volevo andare, non nel senso che mi ci hanno obbligata, ma dalle immagini che avevo trovato in rete mi ero fatta l’idea che le opere esposte non valessero il viaggio (e la pioggia, naturalmente).
Ora posso dirlo, sarebbe stata una pessima idea, e sono certa che le immagini che ho inserito nel post lo confermeranno, anche se queste fotografie, comme d'habitude, non riescono a restituire tutti i dettagli in grado di far apprezzare il valore di un quilt.

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Bassano e Treviso 2014 – Seconda Parte

uid_14ab106459dDopo una più che ristoratrice tappa in quel di Pove siamo ripartiti per Treviso, dove ci aspettava la mostra realizzata dall’associazione Patchwork Idea.
Il tema di quest’anno era “La stoffa delle artiste“, titolo che trovo più che adeguato al patchwork in quanto per realizzare un bel lavoro ci vuole “la stoffa giusta”. Oltre al tradizionale cotone erano state tirate in ballo altre fibre, ortica, canapa, mezzalana, e persino latte, oltre alla contaminazione mediante elementi vegetali quali foglie e fiori.
Interessante.

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Domenica bestiale – Seconda parte

Puntata precedente: DOMENICA BESTIALE – PRIMA PARTE

Dove eravamo? Ah sì, alla stazione ferroviaria di Bassano del Grappa, in partenza per Treviso Centrale, cambio a Castelfranco Veneto, giusto in tempo tempo per fare i biglietti e salire sul piccolo Minuetto Diesel.

A Treviso ci aspetta l’annuale appuntamento con la mostra realizzata a Ca’ da Noal da Patchwork Idea.

Eccoci arrivati… e insiste a non piovere.

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Da cosa nasce cosa! – Treviso 2011

Tutto sembrava complottare contro di me: accidenti, raffreddori, impegni imprevisti e inderogabili si accavallavano pur di impedirmi di visitare la mostra organizzata da Patchworkidea di Treviso.
Il destino però con conosce la mia ostinazione, così, proprio l’ultimo giorno della mostra, ho preso un treno al volo e sono scappata a Treviso.
Ne valeva la pena.
Primo: parecchia gente attorno a me, segnale indiscutibile del successo della mostra. Questo è bene in quanto si spera sempre che su cento visitatrici almeno una venga colpita dalla pazza idea di provare cimentarsi con pezze, ago e filo.
Secondo: aria di novità. Pur senza lanciarsi in ardite sperimentazioni, i lavori presenti si distaccano, per varietà e per disegno, da quelli delle esposizioni precedenti. Anche questo è bene, indica un’evoluzione, sempre auspicabile, sempre incoraggiante.

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