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Indovina…
Pronte?
Ci sarebbero il cavallo di Troia, il dipinto di 1040m², l’orologio che va al contrario, il modello in scala 1:420 della città com’era nel 1830, la via reale con la negredo, l’albedo e la rubedo, la colonna del Diavolo, la casa di Faust, la fata verde, la tomba di un sepolto vivo, il cammello che passa per la cruna di un ago, la colonna infinita di libri, il castello di Adele Bloch-Bauer, l’ascensore a paternoster, senza contare tutto il resto che già si sa, e allora datemi una buona ragione, una sola, per la quale non dovrei andare a Praga per il Patchwork Meeting.
Ahoj
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Ciao,
anche quest’anno non voglio mancare all’appuntamento con il Prague Patchwork Meeting.
E voi, che fate, ci vediamo lì?
Ahoj
E mo’ basta

Vi capisco, ancora una volta, l’ennesima, sono qui a raccontarvi qualcosa del Patchwork Meeting di Praga, ancora una volta, l’ennesima, vi toccherà di sorbire le mie magnificazioni di quanto sia bella Praga, di come mi trovi bene lì, di quali piacevoli sorprese sia ricca, eccetera, eccetera, eccetera, ancora una volta, l’ennesima, leggerete i miei commenti più o meno originali, più o meno inutili, sulle opere esposte, ancora una volta, l’ennesima, dovrete sopportare le mie considerazioni non sempre, anzi quasi mai ragionevoli, ancora una volta, l’ennesima, vi farò partecipi della mia perplessità sul fatto che ciò che è possibile nella Repubblica Ceca sembri un’utopia (o un lontano ricordo) in Italia.
E mo’ basta.
Per chi l’ha vista e per chi non c’era, e per chi quei giorni lì inseguiva una sua chimera
Pole pole, stiamo prendendo un po’ di confidenza. I mezzi sono ancora molto modesti (videocamera entry level e programma di video editing recuperati a poco prezzo su ebay), e la nostra presunzione è infinitamente superiore alle nostre capacità, ma comunque questo filmato postato su YouTube dà un’idea di cosa si rischia di vedere andando a Praga per il Patchwork Meeting.
Mistero
È un bel mistero. Anzi, più di uno.
Cominciamo dal più famoso: Praga.
Chi ci viene, da turista standard ovviamente, è attirato dal fascino degli antichi misteri praghesi, gli alchimisti rudolfini, il Golem di Rabbi Loew, l’estremo sacrificio di San Giovanni Nepomuceno, il ghetto ebraico con annesso cimitero, il mito di Franz Kafka, le tre giovani promesse spose della casa Rott, il cavaliere Bruncvik e il suo leone, e altro ancora.
In effetti il mistero è come abbiano preso piede così stabilmente queste leggende, certo non così famose come quella di Libuše e del suo sposo Přemysl, ma senz’altro più redditizie.
Allora facciamo un po’ di luce.