Qualcosa si deve pur fare

Quest’anno niente Festival of Quilts a Birmingham per me. L’arrivo in Inghilterra di un gran numero di visitatori per le olimpiadi di Londra non prometteva niente di buono: ressa, caos, e prezzi alti.
Che fare allora? Allora vado giù a cucire, che fa più fresco, e magari ci scappa pure un gelato ogni tanto.Ho aperto la mia cassaforte: scoppiava di stoffe.
Agosto non è un mese buono per imbastire delle coperte patchwork, non c’è, come dire, lo spirito giusto. Neanche dei quadri mi andava di fare: la natura circostante mi stava surclassando.
Perciò ho deciso di utilizzare, nel più tradizionale spirito patchwork, tutti i ritagli dei ritagli degli avanzi di recupero, per realizzare qualcosa di utile: delle borse.

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Eccomi qua

Era ora!

Ho inserito le immagini dei miei lavori (non tutti) in Flickr.
Se vi va di guardarle, questi sono i link (basta solamente cliccare sul titolo).

Lavori varihttp://www.flickr.com/photos/lastoffagiusta/sets/72157626675474582/

Cassapanche – http://www.flickr.com/photos/lastoffagiusta/sets/72157626675079930/

Alcune mie mostre – http://www.flickr.com/photos/lastoffagiusta/sets/72157626675252064/

Mesi – http://www.flickr.com/photos/lastoffagiusta/sets/72157626674840694/

Queste sono le fotografie scattate con la macchina digitale. Spero, tra un pò, di inserire anche quelle più vecchie, ancora su pellicola.

Cose dell’altro mondo

Vi sarà certamente capitato di notare, camminando per il centro, qualche vetrina vuota, muta testimone di un’attività commerciale che lì esisteva e prosperava, e che ora è cessata, oppure si è trasferita.
I grandi centri commerciali, tanto vituperati quanto frequentati, hanno messo i piccoli negozi all’angolo. Molti di questi hanno chiuso, altri hanno spostato la loro sede proprio in casa del nemico, cambiando pelle e pure anima.
Restano queste malinconiche occhiaie vuote, dominio incontrastato di ragni e polvere, inosservate ma non invisibili, piccole ferite nel tessuto cittadino, vittime collaterali dell’inarrestabile marcia verso il consumo a tutti costi (meglio se bassi).

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Un regalo originale

Ecco un’ideuzza per un regalo originale, personale, e pure utile.

Dopo i canonici 9 mesi di attesa, una mia giovane vicina di casa ha avuto un bel pupo.

Invece di pigiamini, calzette, apine, marsupi, cappellini, ecc. , ho pensato di regalarle qualcosa fatto con le mie mani.
Questo quilt da appendere, oltre che coloratissimo ed allegro, è dotato di capaci tasche.
Nei primi tempi potrà tenerci gli oggetti che generalmente servono quando si ha a che fare con un neonato, che so, biberon, spazzola, pannolini, ciucci, e tutti quegli altri ammenicoli che tendono sempre a sparire al momento del bisogno.
Quando il bimbo sarà un pò più cresciutello, in quelle tasche ci finiranno magari dei giocattoli, giornalini, matite colorate, chewing-gum…

Poi, se non arriveranno fratellini o sorelline, questo quilt potrà andare dignitosamente in pensione, e magari un giorno qualcuno, ripescandolo da un vecchio baule, dirà con un sospiro di nostalgia – Oooh, guarda ‘sto pannello, me lo ricordo ancora, stava appeso nella mia cameretta….